Fedora 16 e update-grub2 (1) e bashrc (2)

Grubs!
Per gli utenti Debian (e derivate) è noto il comando “update-grub“, o qualsivoglia “update-grub2”, per aggiornare il Grub. Ma se si è appena approdati su Fedora ci si rende subito conto che il suddetto restituisce un mellifluo “command not found”. Brutta storia! Veramente brutta! Però c’è un però, possiamo risolvere facilmente la questione con il comando:

$ su -c 'grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg'

costui aggiornerà grub2 alla stregua di Debian/Ubuntu/Etc.. Molto probabilmente qualcuno starà facendo i gargarismi con il limone per il fatto di aver ripetuto indefesso: eh però che palle su Debuntu era più facile! Eh però che palle su Deb…! Ok calma, non è il caso di farsi prendere dal panico. Nella nostra Home c’è un file che si chiama “.bashrc” (quindi Ctrl + H), apriamolo e in fondo inseriamo queste istruzioni:

alias update-grub='sudo grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg'

.bashrc
D’ora in avanti per aggiornare il grub basterà dare il comando “update-grub”, oppure qualsiasi altro nome abbiamo associato al comando “su -c ‘grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg”.
Per esempio potremo utilizzare:

aggiorna-grub
grubbizzami
e-dajè-aggiorna-sto-grabb
etc. etc.

Ricordo che così facendo abiliteremo la funzione soltanto a livello del nostro utente, se vogliamo estendere la questione all’intero sistema dobbiamo modificare il file “/etc/bashrc” con il comando:

beesu vostro-editor-di-testo /ect/bashrc

Es:

$ beesu leafpad /etc/bashrc

inserendo dopo la prima riga (# /etc/bashrc):

alias update-grub='grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg'

Quindi per aggiornare grub basterà dare:

$ su
# update-grub

È  inutile dire che attraverso questo workaround è possibile inserire tutti gli alias che ci pare, come ad esempio:

alias aggiorna-il-sistema-solare=’yum update’

That’s all falks!

VIA

Fedora 16 – installiamoci Freesmee!

Freesmee!

Per chi non lo conoscesse Freesmee è un client per inviare SMS gratis. Nella versione desktop è possibile installarlo anche su piattaforme Gnu/Linux. Avevamo già visto come installarlo su Ubuntu Lucid, at this time vedremo come installarlo sulla nostra Fedorina 16 (ma vale anche per versioni precedenti).
La procedura è fin troppo semplice:

$ wget http://dl.dropbox.com/u/1406360/antonio_bracciale_blog/freesmee.repo
$ sudo mv freesmee.repo /etc/yum.repos.d
$ sudo yum install freesmee

Enjoy!

Freesmee Desktop!

XFCE Domina!

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Fedora: fantastico plugin per YUM per rimuovere le dipendenze!

Tabagismo!

Ultimamente mi è capitato di installare alcuni programmi che in seguito si sono rivelati non più necessari. Ricordo che, all’atto dell’installazione, avevano tirato giù parecchie dipendenze che non venivano rimosse con il semplice comando “sudo yum remove nomeprogrammachenonservepiù”, e il sol pensiero di avere briciole sparpagliate nel sistema che non servono a niente e che sono un irresistibile richiamo per ratti e altri parassiti mi dà un senso di nausea.
Girovagando sul FOL un utente ha segnalato un plugin per Yum veramente cazzuto che risolve questo tipo di problema.
Il plugin in questione si chiama yum-plugin-remove-with-leaves, quindi da terminale:

$ sudo yum install yum-plugin-remove-with-leaves

e una volta installato lo utilizzeremo in questo modo:

$ sudo yum remove pacchettodarimuovere --remove-leaves

Meraviglioso! Il plugin non rimuove dipendenze che vengono utilizzate da altri programmi.

Sempre grandi gli utenti di FOL!

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Fedora XFCE: Thunar in italiano. Finalmente!

Ok, dopo smadonnamenti vari, torture e violente minacce indirizzate alla spin di Fedora XFCE per risolvere la crisi identitaria di Thunar, da parte di un utente del forum di Fedora è arrivata, finalmente, la soluzione definitiva.

Per italianizzare Thunar i passaggi sono di una semplicità disarmante. Portiamoci nella nostra Home e visualizziamo i file nascosti, dopodiché apriamo il file “user-dirs.locale” contenuto nella cartella “.config” e sostituiamo “en_EN” con “it_IT”. Finish! Adesso riavviamo e il nostro file manager parlerà la nostra lingua, che, a prescindere dal fatto che a qualcuno possa stare sui coglioni o meno, è pur sempre la nostra lingua e se Thunar la sa parlare la deve parlare, cazzo!

Thunar Italiano

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Fedora e altre distro: natural scrolling

Innatural Scrolling

Dice che sui Mek (i pc della buonanima di Stefano Lavori) ci sta sto nuovo modo di scrollare le pagine, dice che è più naturale e politicamente corretto, perché se lo ha detto lui allora deve essere così. Io l’ho provato e mi fa cagare, non sono riuscito a farci l’abitudine, quando lo usavo mi sentivo un invertito, come uno che quando piscia non riesce a evitare di pisciarsi in faccia.
Anyway, se proprio avete questa avversione all’innatural e volete provare il nuovo scrolling natural è sufficiente creare un file nella vostra Home chiamato .Xmodmap e schiaffarci dentro questo:

pointer = 1 2 3 5 4 6 7 8 9 10 11 12

Niente di più semplice, apriamo un terminale e digitiamo:

$ echo "pointer = 1 2 3 5 4 6 7 8 9 10 11 12" > ~/.Xmodmap

eseguiamo il logout e rilogghiamoci, e se ci viene chiesto qualcosa su un file di configurazione, rispondiamo “si” e “non chiedere ancora”.
Fatto! Adesso avete invertito le vostre tendenze grazie a Steve (buonanima). Ovviamente, se volete tornate innaturali, cosa che consiglio caldamente, basta rimuovere il file creato:

$ rm ~/.Xmodmap

NB: questa procedura è stata eseguita su Fedora 16 (Gnome), ma dovrebbe andare bene anche per le altre distro.

Alla prossima!

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