Warandepark [Racconto]

Olimpiadi letterarie (o forse Decathlon) – Qualificazioni

Girone: B
Genere: thriller
Tema: Golconda

WARANDEPARK
(a short story by Jay Baren)

La notte – sibilante e umida – è caduta sui vicoli della città già da un pezzo, portandosi dietro un gelo pungente che alimenta il ticchettio dei denti di chi si attarda, e nutre le brame di piacere degli amanti sotto i coltroni.

Una donna, in camicia da notte, se ne sta allocchita e intorpidita su un ponticello, ad ammirare i ri­stagni dell’acqua che riflettono le luci stinte dei lampioni. È serena, i suoi lineamenti sono rilassati, il suo respiro è lento e armonioso, e sorride al suono dei passi di quell’inusuale promenade.

All’istante un fruscio. Un’ombra scivola minacciosa alle sue spalle. Una mano candida e levigata si allunga lentamente fino a posarsi sulla sua schiena. La donna riconosce quel contatto, lo assapora, lo trattiene, come se fosse l’ultimo. La vestaglia aleggia a mezz’aria, poi risale, fino a ricoprirle il capo. Si stringe attorno al suo collo, sempre più violenta. La lingua violacea si riversa all’esterno della sua bocca, pende, senza vita. Gli occhi fuoriescono dalle orbite, esaltando l’oblio di pupille enormi. Il cuore si placa. L’ultimo sospiro strozzato le lacera la gola, poi scivola giù, nelle fauci del vuoto eterno. La corrente gelida del Sambre la trascina via per sempre.

* * *

Continua…

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