Fedora 17: non so se beefy… ma miracle sicuro!

Dopo anni di utilizzo incondizionato di Gnu/Linux, eliminando dal mio karma fino all’ultima fottutissima tossina di windo(wn)s, mi sono deciso a provare OpenSuse. Che dire! La prima impressione che si ha è quella di avere sotto mano un animale stabilissimo, ma aggiungerei anche pesantissimo… vabbè pesante. Più che geco mi è parso un Drago di Comodo, in compenso la sensazione di solidità è assoluta. Io non sono mai stato su un carro armato, ma le persone che ci sono state più o meno devono essersi sentite così; come su OpenSuse. Yast è uno strumento eccezionale, ci fai di tutto, anche la paella «Por favor!».  A essere sincero l’ho beccato in un momento di letargo; i repository facevano fatica a sincronizzarsi e mi ha fatto penare un pochino con gli aggiornamenti e l’aggiunta di repo esterni. Ma è tornato stabile subito dopo le presidenziali francesi. Anche zypper non ci scherza per niente, mi è sembrato abbastanza cazzuto:

# zypper ref && zypper up && zypper dup  (per aggiornare il sistema)

Beefy Miracle

Ma io sono una creatura instabile, molto instabile,  peggio dell’eurozona, ragion per cui dopo neanche una settimana l’ho piallata e ho messo su la tanto attesa Fedora 17.  Diamine ragazzi! Una botta da discoteca (cit.) Il rilascio ufficiale avverrà tra una decina di giorni, ma qui già siamo in una condizione di belvosità assoluta. È tosta, parecchio tosta, e a differenza della 16, che sotto sforzo mi ha crashato più di una volta, questa versione spacca il culo ai passeri: avvio più veloce; consumo di risorse sotto i limiti consentiti dalla legge, fluidità, stabilità, splendidità, softwarosità e Boom Boom Mancini. Insomma, questo è spettacolo!  No quell’organismo impazzito di Ubuntu. Non me ne vogliano i fan boy, ma anche io come Dio non gioco ai dadi, e non credo nelle coincidenze (cit.). Ubuntu è stata la mia compagna per tanto tempo, mi ha aiutato a smettere, a disintossicarmi, e la ringrazio, perché mi ha dato modo di conoscere le altre. Oggi, però, è divenuta “quasi” un’offesa per noantri che ci identifichiamo nell’unica filosofia in grado di cambiare il mondo. Ovviamente è solo un mio modesto parere.

Mobbasta!

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…E visto che ci siamo, sistemiamo la webcam per Skype anche su Xubuntu!

Ennesimo articolo da fancazzista.
Piccola premessa sfogativa: mi piacerebbe sapere che cazzo stanno facendo quelli di Canonical (io l’ho sempre detto che sto nome mi puzzava, non lo so, ma mi evoca degli scenari biblici). Siccome ho sempre avuto un po’ l’indole del kamikaze ho voluto dare una chance a…

Precise 12.04:

Verrà un giorno in cui i vostri Desktop conosceranno il vero orrore, un giorno in cui gli utenti rimpiangeranno le schermate blu del demonio. Quando quel giorno arriverà perderete totalmente il contatto con la realtà, non sarete più voi stessi e vi complicherete la vita per le cose più banali. Nell’istante in cui si apriranno i cancelli, premendo il tasto user, sperando che nel frattempo la serratura non sia crashata, vi ritroverete sulla soglia dell’inferno e sarà troppo tardi ormai per salvare la vostra anima, essa si perderà per sempre nel Flegetonte di Unity.

Sinceramente mi viene il sospetto che il miliardario sudafricano stia prendendo finanziamenti dall’arcistramegassurdo miliardario di Redmond, o dai seguaci di quell’altro di Cupertino, per infangare, smembrare, squartare, se non addirittura uccidere, il buon nome del pinguino pancione. Da quando uso Ubuntu (nei cassetti ho ancora i vecchi cd masterizzati della 5.10) non mi era mai capitato, dopo un’installazione, di ritrovarmi di fronte a un genocidio. Nell’arco di 5 minuti ho rischiato la vita 10 volte, ragion per cui l’ho fatto a pezzi con l’ascia e ho deciso di dare una possibilità a Xubuntu. Ecco, già qui le cose sono notevolmente migliorate. Graficamente è accattivante e ben curato, e, anche se molto più dispendioso di risorse rispetto a Fedora e Debian, posso dire di ritenermi soddisfatto. E poi quando uno si abitua a quelle minchiate del tipo: add-apt-repository ppa:ragazzevogliose, è veramente difficile fare a meno di Ubuntu, però per carità, che dio ci salvi da Unity, che sia esso 3D, 2D, 1D… D. Anche se, in verità, un interrogativo è rimasto a fare boing boing boing nella mia corteccia parietale: che cazzo c’entra quel pachiderma di ubuntu software center, come installatore di pacchetti di default, su una distribuzione che ha come scopo primario la leggerezza? Mha!

Detto questo passiamo ai fatti. Anche qui, come qui, la webcam su Skype non andava. Ho risolto con una soluzione leggermente diversa, trovata da qualche parte nei meandri nel nuovo forum di Ubuntu (che sinceramente lo trovo meno intuitivo di prima. Poi quando uno dice che il progresso è regresso lo prendono per pazzo) :

env LD_PRELOAD=/usr/lib/i386-linux-gnu/libv4l/v4l2convert.so skype

Se non sapete di cosa sto parlando leggetevi il post dopo quello sotto!

Adios!

Uno screenshot dà sempre quel tocco di serietà editoriale:

Xubuntu Desktop

webcam Skype

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